USA on the road: Los Angeles – 1° Tappa

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

29 & 30 ottobre – Via si parte

I primi 2 giorni del nostro viaggio fai da te negli Stati Uniti

Prima tappa: Los Angeles

La città degli angeli che ci da il benvenuto in terra americana.

Il giorno della partenza siamo puntuali in aeroporto alle 6 di mattina, abbiamo già fatto il check in on line e abbiamo preso l’upgrade alle poltrone Plus più comode e larghe nei pressi delle uscite di sicurezza in economy class , Alessandro ha dei problemi al ginocchio ed è molto alto quindi le tante ore in aereo bloccato in sedili magari poco spaziosi creano non pochi problemi al suo ginocchio malandato e questa soluzione è l’ideale per noi, lasciamo velocemente le valige al drop baggage dove ci controllano l’Esta (se non sai di cosa si tratta leggi la nostra guida all’ESTA) e via per i controlli ed il gate.

La prima parte del viaggio scorre veloce, a Parigi abbiamo solo un ora di scalo e per arrivare al terminal dell’A380 dobbiamo prendere una navetta e raggiungere un altro terminal, facciamo tutto di corsa senza nemmeno il tempo di prendere un caffè, a bordo siamo nel piano superiore, più tranquillo e calmo, le cappelliere sono molto strette ed il nostro bagaglio a mano ci sta preciso preciso, ci mettiamo comodi pronti per le oltre 11 ore di volo,gonfiamo i nostri cuscini da viaggio che tutti hanno ammirato durante il volo, in pratica un cubo gonfiabile che grazie all’ampio spazio del nostro sedile ci permette di distendere e tenere sollevati piedi e gambe… una salvezza per un volo così’ lungo e sicuramente i posti valgono i 70 euro spesi per l’upgrade.

Sedili Plus Air France A380

Le 11 ore trascorrono serene, l’intrattenimento sul video personale è buono, il cibo discreto e siamo sempre i primi a mangiare grazie al nostro pasto “speciale” cioè vegetariano, l’aereo è molto grande si può anche scendere al piano di sotto molto più affollato del nostro e si ha a disposizione da bere e mangiare (qualche snack) messi a disposizione durante tutto il volo nelle stazioni ristoro.

Se volete vedere un po’ di foto ed una review del volo A380 date un occhiata qui 

Arriviamo a Los Angeles nel primo pomeriggio, è caldo ed è una bella giornata di sole , passiamo i controlli, ci schedano con impronta del pollice e foto, si accertano tramite una breve chiacchierata  che non siamo negli States con l’intenzione di rimanerci per lavorare e siamo pronti ad uscire per le vie di L.A .

Fuori dal terminal degli arrivi attendiamo la navetta che ci porta alla Dollar la compagnia con la quale abbiamo noleggiato, facciamo una breve fila ai banchi, ben addestrati dai vari forum letti affrontiamo l’addetto del noleggio che proverà a venderci di tutto da upgrade per prendere un auto più grande ad altri tipi di assicurazione, noi decisi e sicuri aggiungiamo al nostro noleggio solo una Road Safe ovvero assistenza stradale al costo di 7.99 dollari al giorno, ci bloccano sulla carta di credito 400 dollari per il deposito cauzionale e via a scegliere il nostro mid suv , la scelta è ampia , Jeep Compass , Ford Escape , Chevrolet, Hyundai ecc. ecc. noi però prendiamo una Dodge con un bel bagagliaio che si dimostra indispensabile per gli spostamenti lunghi e la comodità nello scaricare e caricare bagagli, inizialmente eravamo indecisi se prendere una categoria compact un po’ più economica o un mid suv, per fortuna abbiamo preso il suv, con la compact non so come avremmo fatto con la grade quantità di valigie e buste che ci siamo ritrovati a fine viaggio.

Mid Suv Dodge

Usciamo dal noleggio e testiamo subito il navigatore che ho installato sul mio cellulare, per la modica cifra di un euro GPS NAVIGATION BY SCOUT , ero scettica ed ero già pronta a dare di matto perché ci saremmo persi e a comprare un navigatore sul posto invece funziona egregiamente, l’unica accortezza e tenere d’occhio le distanze non sempre 200 metri sono effettivamente 200 metri con questo navigatore, ha il “distanziometro” un po fru fru !

Per la prima notte abbiamo scelto un hotel vicino all’aeroporto per riprenderci dal lungo volo ed avere modo di abituarci a macchina e strade.

L’Holiday Inn Express Lax airport che ci ospita ha un parcheggio interno comodo, al check in come sempre si deve dare una carta per coprire eventuali danni come deposito ma non viene intaccato il plafond e questa è una cosa buona e giusta! La stanza è ampia con due letti queen ad una piazza e mezza pulito e confortevole è sicuramente promosso, ci rinfreschiamo ed usciamo direzione Marina del Rey.

Grazie ai vari forum e ai racconti di viaggio letti nei mesi precedenti siamo più o meno preparati alle regole differenti della guida in stile american style su strade made in USA, i semafori sono dall’altro lato della strada e chi gira a destra nella maggior parte dei casi può farlo anche con il semaforo rosso a meno che non vi sia l’apposito cartello di divieto di svolta.

Gironzoliamo per Marina del Rey ed approdiamo in uno dei supermercati Ralph , per chi non lo sapesse io adoro andare per supermercati all’estero.. mi piace confondermi tra i locals e curiosare tra i prodotti in vendita,   i mega supermarket poi sono i miei preferiti, i grandissimi scaffali pieni di ogni genere di mercanzia , i prodotti da forno freschi , le cataste di frutta e verdura, passerei ore a perdermi tra i vari settori. Acquistati i primi generi di conforto (acqua, cinnamon rolls, e qualche ciambella stile Homer Simpson) facciamo una passeggiata nel centro commerciale all’aperto attiguo, l’atmosfera è rilassata e piacevole, il nostro primo impatto con L.A. è positivo.

CHEESECAKE FACTORY menu

Alessandro è un grande fan di “Big Bang Theory” quindi per cena non potevamo non andare al Cheesecake Factory, arrivati al parcheggio, facciamo la nostra prima esperienza di Valet Parking , divertiti e anche un po’ preoccupati lasciamo auto e chiavi ai parcheggiatori che si portano via la nostra Dodge, ci domandiamo se la rivedremo mai perché non siamo abituati a dei tizi a cui lasci le chiavi e te la vanno a parcheggiare; la cameriera del ristorante che non ha la stessa divisa del telefilm 🙂 ci fa accomodare subito in un piccolo tavolino in una zona molto romantica con luci soffuse, il menù è ampio e variegato , Alessandro vuole provare la famosa pizza americana e dei mac and cheese fritti … il sapore dolce della passata di pomodoro e la pesantezza stile “spaccami il fegato” dei fritti mette a dura prova il palato di Ale, io invece che vado di bruschetta al pomodorino sono soddisfatta, ce la caviamo con 33 dollari. Sono appena le 9 di sera ma noi siamo stanchissimi, il fuso si fa sentire ed abbiamo sonno, ritiriamo la macchina al Valet per 4 dollari e scappiamo in Hotel perché non ci reggiamo veramente più in piedi.

Il tempo di una doccia veloce e siamo in men che non si dica tra le braccia di Morfeo….peccato però che alle 3.00 in punto io sia con gli occhi sbarrati a guardare il soffitto, conto le pecore, conto le farfalle… conto tutti gli animali della fattoria ma nulla, mi alzo e al buio per non svegliare Alessandro che invece dorme beato, cerco nella borsa la melatonina che avevo comprato prima di partire, prendo una pastiglia e mi rimetto a letto nella speranza che faccia effetto.. rimango sveglia per un oretta buona e credo di essermi riaddormentata verso le 4.30 per poi risvegliarmi alle 5.30 , stavolta anche Alessandro è sveglio e decidiamo di prepararci con calma per poi andare a fare colazione. La sala breakfast del nostro hotel è ampia , c’è un po di tutto, cinnamon rolls caldi, la famosissima macchina per pancake vista in tanti altri racconti di viaggio, uova, pancetta, e tanto altro. Alessandro fa il temerario e dopo i classici pancake con la scusa del fuso orario si butta sulle uova strapazzate!

Oggi cambiamo albergo e ci trasferiremo in zona Hollywood boulevard, il nostro itinerario prevede la visita di Venice Beach e Santa Monica , chiudiamo le valige, facciamo il check out e prendiamo la macchina dal parcheggio, caricando le valige nel portabagagli siamo più che soddisfatti della scelta del mid-suv, per un “on the road” è sicuramente comodo e pratico per i bagagli e per lo spazio interno .

Grazie ala nostra applicazione navigatore raggiungiamo Venice di buon mattino e con un piacevole meteo, scegliamo un parcheggio trovato già da casa grazie al sito PARKME che consiglio di consultare per i parcheggi in città perché molti sono cari ed altri ad un prezzo migliore quindi meglio sapere prima dove poter parcheggiare senza dilapidare il proprio portafogli, il costo in questo parking è di 9 dollari per l’intera giornata; lungo il molo ci sono persone che passeggiano col cane, ragazzi che fanno jogging , una bella atmosfera.

Dal molo alla famosissima via di Venice vediamo delle bellissime case, è ancora presto e molti negozi sono ancora chiusi, ci sono moltissimi homeless che bivaccano su panchine o nelle loro case improvvisate fatte con cartoni e carrelli della spesa, sicuramente è un luogo da vedere ma in tutta onestà non è stato il luogo di L.A. che ho apprezzato maggiormente, ma qui ho visto prezzi per souvenir e gadget ad un prezzo minore degli altri posti , quindi se volete fare acquisti date un occhiata.

 La tappa successiva è Santa Monica ma prima vogliamo fare un salto in un supermercato di cui ho sentito molto parlare e che sembra il paradiso per chi ama il biologico, il naturale ed anche per i Vegetariani e Vegani che qui troveranno tanti articoli dedicati .… quindi via verso “Whole Foods”.

Parcheggiamo negli spazi dedicati al supermercato, in genere questi spazi sono ampi e comodi ma state attenti all’orario la sosta è permessa per 2 o 3 ore al massimo e dopo di che la macchina viene rimossa e portata via con tanto di multa . Prima di Whole foods facciamo un giro veloce al One dollar store accanto, ci sono cose carine a un dollaro e facciamo il carico di tazze e bicchieroni con cannuccia, articoli per casa e piccoli gadget, mi sento come una bambina in un negozio di caramelle .

Da Whole foods invece scopro di sentirmi a casa, è il supermercato dei miei sogni, tonnellate di articoli biologici, frutta fresca, bakery, cibo vegano e un buffet di cibi pronti a portar via che ti fanno venire un acquolina pazzesca! Alessandro deve mettermi la museruola e il guinzaglio per portarmi via di lì io ci vorrei passare la giornata.

Rifocillati da una merenda a base di sushi vegan ed un insalata di frutta ci rimettiamo nel traffico per raggiungere Santa Monica dove troviamo parcheggio proprio sotto al molo, il parcheggio non è grandissimo e si può rimanere al massimo 2 ore che però sono abbastanza per una tranquilla passeggiata.

La grande ruota simbolo di questo posto ci da il benvenuto e dopo la foto di rito sotto il cartello “end of route 66” ci facciamo trasportare dalla bellissima atmosfera che si respira tra gabbiani assonnati, piccoli banchetti di souvenir e turisti che scattano foto a non finire.

Mentre torniamo indietro inizia ad alzarsi un vento freddo e nonostante la nostra merenda abbiamo fame (sarà il fuso orario o siamo un pozzo senza fondo ?) così decidiamo di spostarci su una via pedonale poco distante.

Riprendiamo la macchina e troviamo parcheggio in un Centro commerciale al costo di pochi dollari poco prima della via pedonale Third street promenade , questa via è molto bella , ci sono negozi e ristoranti su entrambi i lati ed al centro artisti di strada che cercano la fortuna allietando i passanti.

Dopo un giro veloce da “Forever21” il negozio MADE IN USA più conosciuto dalle shopping addicted e dalle amanti della moda e del mondo fashion , ma io non trovo nulla d’interessante e particolare al momento forse perchè non ero nel ‘mood da compere’, ci fermiamo per pranzo in un ristorante che fa felafel, ordiniamo un piatto di felafel con pane tipico, una vera delizia! Qui abbiamo il primo approccio con le bibite “free refill” tipicamente americane, prendi il bicchiere e lo riempi quante volte vuoi senza pagare supplementi .

A pancia piena siamo pronti ad affrontare il traffico dell’ora di punta per arrivare al nostro Hotel proprio dietro la Hollywood Walk of Fame .

Il “Comfort Inn near walk of fame” è un hotel 3 stelle con una piccola reception e un parcheggio non molto grande, la stanza è bellina e pulita, la sua posizione inoltre è ottima perché ci permette di arrivare a piedi in pochi minuti sulla boulevard. Sono le 7 di sera ma c’è ancora il caos di gente, di fronte al Chinese Theatre milioni di persone cercano le impronte delle loro star preferite e lungo la via personaggi vestiti da super eroi, attori famosi e personaggi dei cartoon cercano di portarsi a casa la pagnotta a suon di foto con i turisti, è pazzesco e ci piace.

In cima al Kodak Theatre facciamo la foto di rito alla scritta HOLLYWOOD e torniamo in hotel a prendere la macchina perché Alessandro ha intenzione di andare al Best Buy più vicino per comprare lo schermo della sua GO-PRO.

Come tutti i “Mall” il parcheggio è all’interno dell’edificio e l’entrata al Best Buy ( il negozio di elettronica più conosciuto degli States) è diretta; siamo quasi ad ora di chiusura ma i commessi sono comunque gentili e disponibili, Alessandro trova lo schermo che cercava e per festeggiare l’acquisto mangiamo Burritos in una specie di fast food messicano .

Stasera per stare sicura prima di andare a nanna prendo la melatonina che sembra fare il suo effetto e riesco a riposare un po’ di più.

TO BE CONTINUED……

Condividi

Sull’Autore

Mi chiamo Consuelo sono una Travel reporter e appassionata viaggiatrice, co-founder della Cinetica Video Service società di produzione audiovisiva con la quale portiamo il pubblico in giro per il mondo virtualmente

Lascia un commento